Via libera al Ddl Ecoreati, carcere per i crimini ambientali.

Via libera al Ddl Ecoreati, carcere per i crimini ambientali.

Via libera agli ecoreati. Dopo 20 anni di attesa, il Senato in quarta lettura approva definitivamente il Ddl che aggiorna il codice penale, introducendo cinque nuove fattispecie di reati e prevede il carcere per i crimini ambientali. Un ‘pacchettò di norme che prevede anche aggravanti per mafia e sconti di pena per chi si ravvede, condanna al ripristino e raddoppio dei tempi di prescrizione.

Le reazioni della politica - “Provvedimenti attesi da decenni diventano leggi”, scrive su Twitter il premier Matteo Renzi, cui si associa il presidente del Senato Pietro Grasso: “il ddl è finalmente legge”. Ma dalla prova del voto a Palazzo Madama (170 si, 20 no, 21 astenuti) quello che rimane è anche il ‘test’ dell’alleanza M5s-Sel-Pd, che Serena Pellegrino ha definito un “bell’esperimento”. Non solo, però. Dal momento che anche il ministro della Giustizia Andrea Orlando “confidava” che “su un tema come questo” ci potesse essere “la convergenza di tutte le forze politiche”. “Abbiamo rispettato l’impegno preso con il Paese – sottolinea il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti -, il provvedimento va nell’interesse dei cittadini e delle aziende sane. Credo sia un grande passo di civiltà per il nostro Paese”. E proprio Orlando, che a capo del dicastero di via Cristoforo Colombo ha visto nascere la futura legge, parla di “giornata storica”, ricordando come “con una legge come questa non sarà più possibile una vicenda come quella di Eternit”. Per il ministro delle Politiche Agricole Maurizio, poi, la legge “è una tappa importante per la tutela del territorio” e rappresenta “un punto di partenza verso una strategia nazionale e globale che guardi al rispetto e alla sostenibilità ambientale”.

LA SCHEDA DEL PROVVEDIMENTO

DISASTRO AMBIENTALE: punisce con il carcere da 5 a 15 anni chi abusivamente altera gravemente o irreversibilmente un ecosistema o compromette la pubblica incolumità.

INQUINAMENTO AMBIENTALE
: da 2 a 6 anni per chi abusivamente compromette o deteriora in modo significativo e misurabile la biodiversità o un ecosistema o la qualità del suolo, delle acque o dell’aria. Pene diminuite per colpa e aumentate, invece, se o delitti sono commessi in aree vincolate o a danno di specie protette, e nel caso di inquinamento seguito da morte o lesioni.

TRAFFICO E ABBANDONO DI MATERIALE AD ALTA RADIOATTIVITÀ
: carcere da 2 a 6 anni per chi abusivamente commercia e trasporta materiale radioattivo o chi se ne disfa illegittimamente.

IMPEDIMENTO DEL CONTROLLO
: chi nega o ostacola l’accesso o intralcia i controlli ambientali rischia da 6 mesi a 3 anni.

OMESSA BONIFICA
: da uno a 4 anni per chiunque, avendone l’obbligo, non provvede alla bonifica e al ripristino. Il provvedimento prevede due aggravanti: ecomafiosa (in caso di associazioni mafiose o associazione a delinquere e se vi è partecipazione di pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio) e ambientale (reato commesso per eseguire un delitto contro l’ambiente). Sconti di pena in caso di ravvedimento operoso (se prima del processo, l’imputato evita conseguenze ulteriori o provvede alla messa in sicurezza e alla bonifica. Sconto ridotto a chi aiuta gli inquirenti a ricostruire il fatto o individuare i colpevoli. Per i delitti ambientali i termini di prescrizione raddoppiano. Se si interrompe il processo per dar corso al ravvedimento operoso, la prescrizione è sospesa. Obbligo confisca dei beni che costituiscono il prodotto o il profitto del reato. Esclusa su beni di terzi estranei al reato o se l’imputato ha provveduto a messa in sicurezza e bonifica. Condanna al ripristino dello stato dei luoghi dove tecnicamente possibile. Il reato si estingue in assenza di danno o pericolo in caso di adempimento a specifiche prescrizioni e il pagamento di una sanzione. La responsabilità amministrativa delle società si estende anche ai nuovi ecoreati.

 

FONTE: http://www.diritto24.ilsole24ore.com/


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